Finalmente il 30/4 al torneo Mezzo & Mezzo di Bassano, dopo 3 mesi di allenamenti con la squadra, ho messo piede in campo in un torneo anch’io! Beh, a essere sinceri già giorni prima l’entusiasmo (e anche la tensione eh) aveva cominciato a farsi sentire leggendo il mio nome nella lista dei giocatori.
Come riassumere la mia prima luunga giornata di touch rugby in poche parole? Mm difficile.. Ci provo. Dopo il viaggio assonnato, all’arrivo al campo da gioco finalmente vediamo gli avversari, eccoli! Squadre prima sentite soltanto nominare adesso sono in carne e ossa davanti a noi. Il gruppo di touch rougbiers riuniti a Bassano è un po' più variegato di come me l’aspettassi: si passa da ragazze giovani e atletiche a corpulenti mid di mezza età, qualcuno già dal mattino seduto in panchina con la birra in mano. Benon, vediamo chi ci tocca affrontare. Non c’è paura e siamo pronti a tutto!
Non so cos’abbiano provato Jess e Carlo, esordienti anche loro, ma per me il momento più temuto e atteso, la rottura del ghiaccio, è stato il tocco del primo pallone nella partita iniziale. ‘Che cazzo ci faccio con questa ora?’ Ho pensato. Un attimo di vuoto, ma subito si sente ‘Giochiamo semplici ragazzi, freccia a dx!’ dice Charlie, il mid che mi sta a fianco.
Meno male che ci sono i compagni, che chiamano le giocate e danno sprint. Ricordo anche la voce di Chiara la wing dal mio lato, che ricorda chi marcare e come muoversi, consigli così utili per questo mio battesimo del touch.
Da lì in poi l’adrenalina ha fatto il resto. Abbiamo iniziato come un diesel, ma poi si è visto chi comanda: pioggia di mete Scambio. Nelle attese tra le partite avevamo tempo di staccare per pause, panini con la mortazza, caffè, stretching, ma concentrazione e entusiasmo non li ho mai sentito venir meno.
Noia? Nop. Parola sconosciuta al Mezzo &Mezzo. Il profumo della griglia per il terzo tempo intanto mi scaldava il cuore. Oltre a sudare sul campo, l’esperienza me la sono e ce la siamo anche goduta (noi che siamo goderecci), divertendoci come ci ha detto di fare dall’inizio il capitano (parlo di Micha capitana vera, mica del capitone eh).
Una grande tensione l’ho sentita prima delle fasi finali. In fondo nel touch era la mia prima volta, e si sa: occhio all’emozione eheh!
La semifinale l’abbiamo sudata, ma vinta, e il top della soddisfazione per me è stato segnare una meta! Passaggio di Charlie e scatto sulla sx. Supero il link e dritto fino in fondo. Un’occhiata alle linee, ‘E’ proprio la linea di meta? Yesss’ E si schiaccia. Wowowo prima meta per me!
Un’altra poi è arrivata in finale. Che goduria! Meglio che i gol del Milan. E vuol dire proprio tanto. Lancio il pallone in aria e festeggiando esco per la sostituzione, mentre Carlo e Josè hanno già il motore caldo per macinare chilometri ubriacando gli avversari (ma che giocolerie gli abbiamo visto fare? Dopo queste ci brucia ancora di più la seconda piazza cazzo). Ci è mancata solo la ciliegina sulla torta, il primo posto.
Per la finale, tutti presenti a bordo campo, coach, riserve, giocatori di supporto e infortunati, tutti hanno partecipato come potevano. Chiamando l’attenzione, gridando, semplicemente tifando. I momenti in cui ero in campo, in questa ‘mia prima volta del touch’, sentivo che da bordo campo arrivava una spinta bellissima. Grazie ragazzi. Mi sono sentito molto fortunato.
Pur finendo come è finita, con un pizzico di delusione, è stata un bellissimo momento in cui abbiamo dato tutto. Con la grappa che ci hanno dato in premio (tra l’altro, chi l’ha portata a casa?) brinderemo a che il prossimo torneo ci veda vincitori, cosa che Scambio di Lingue, the world’s most culturally-diverse touch rugby team, merita al 100%.
Io da parte mia mi auguro che la squadra continui con questo spirito, a spaccare come oggi e di più. E conquistarmi il mio posto tra i link altre volte ancora;)
Go Scambio!
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